Le cuffie MSI Immerse GH61 sono la seconda generazione dell’omonima serie che si è presentata in passato come un’ottima alternativa tra le cuffie di fascia media, sia per prezzo che per qualità. Questa recensione è stata elaborata dopo un lungo periodo di prova e sono state utilizzate ovviamente per videogiocare, ma non solo.
Design
Una volta arrivate in redazione è stato difficile non considerare la dimensione della confezione. Lo scatolo è bello capiente, dato che all’interno non troveremo solamente le cuffie, ma anche la loro custodia, decisamente molto generosa in termini di dimensione. Quasi tutto lo spazio al suo interno è occupato dalla spugna di protezione per il nostro headset, mentre nella parte concava del coperchio è presente una retina a tasca che contiene il libretto informativo e un paio di padiglioni di diverso materiale. Se volessimo dare un punto a favore per il fatto di comprendere anche una custodia, cosa di certo non scontata a queste fasce di prezzo, ne dovremmo togliere uno a causa della non perfetta gestione degli spazi. La custodia aiuta di certo in situazioni di necessità di portabilità, ma difficilmente troverà posto nel vostro zaino o valigia.
Passiamo finalmente alla cuffia stessa. L’archetto della cuffia è in plastica liscia, come del resto buona parte della struttura, e garantisce una buona solidità del prodotto, che risparmia tanto peso eccessivo. Considerando che potreste tenerla in testa per più di qualche ora al giorno, questo è decisamente un punto a favore. Ovviamente l’archetto è estensibile per garantire una posizione comoda, anche per chi ha bisogno di un diametro maggiore. La parti interne dell’archetto, quelle allungabili, hanno uno scheletro in metallo che aiuta tanto la cuffia a non perdere di solidità, e un supporto allo stesso in plastica. Ovviamente sotto l’archetto è presente un cuscino che permette un posizionamento comodo sulla testa. Questo è fisso e in spugna, con una parte esterna in ecopelle. Durante il periodo di prova abbiamo temuto questo potesse essere eccessivamente delicato e iniziare a spellarsi, ma abbiamo tenuto la cuffia per troppo poco tempo per poter giudicare come si potrebbe comportare a lungo termine. L’impressione finale devo dire che è stata comunque ottima, dato che non è visibile alcun punto di cedimento del tessuto.
I padiglioni mi sono piaciuti. Entrambi si possono ruotare di 90° in avanti, permettendomi di poggiare comodamente la cuffia su una superficie in modo stabile ogni volta che ho dovuto abbandonare la mia postazione, oppure di calarle attorno al collo senza che creino ostacoli alla torsione del collo stesso. Ogni movimento del padiglione consegna sempre e comunque una costante sensazione di ottima qualità costruttiva e robustezza, senza alcun apparente sacrificio della capacità di adattamento della cuffia alle diverse dimensioni di capo e orecchie. Esteticamente sono veramente piacevoli alla vista e si concedono, proprio sui dorsi dei padiglioni, dei lineamenti meno morbidi, più audaci, dove svetta il logo della casa. La scocca è completamente spoglia da pulsanti o altri comandi per la gestione dell’audio. Nella parte inferiore del padiglione di sinistra sono presenti l’attacco del cavo a corda e microfono retrattile, che si allunga non eccessivamente fino a raggiungere il lato della bocca. Quando questo è “chiuso”, all’interno del padiglione, sporge leggermente data la forma allungata. Il neo che mi ha fatto storcere il naso è lo spessore del padiglione morbido: troppo sottile. Anche non avendo orecchie particolarmente all'infuori sento il fastidioso contatto con la parte interna del padiglione: una sensazione poco piacevole.
Il cavo è rivestito in tessuto, annodato a corda, che garantisce una buona resistenza e si estende per 120 cm, con un’uscita jack 3,5 mm. Nella confezione è presente anche un comodissimo dongle con comandi volume e attivazione e deattivazione di microfono e audio 7.1, che garantisce un prolungamento del cavo di un ulteriore metro supplementare, con uscita USB 2.0. Il dongle ha anche una pinza sul retro, così da poter essere fissato su indumenti, per una veloce e comoda accessibilità dei comandi.
Prestazioni
Le Immerse GH61 montano speaker ONKYO ad alta risoluzione da 40 mm e permettono di percepire una distorsione del suono ultra bassa con ESS Sabre e DAC & AMP in grado di arricchire l’esperienza audio. Queste tecnologie garantiscono un preciso posizionamento sonoro che, come ben sappiamo, è spesso oro colato nei videogiochi, specialmente in quelli competitivi. La qualità audio, sempre considerando la fascia di prezzo, è ottima e l’esperienza immersiva è personalizzabile grazie al supporto da parte del software Nahimic.
Nel caso in cui fosse la prima volta che vi trovaste in questo software della gestione audio, noterete sicuramente la scarsa complessità delle impostazioni, che rendono l’esperienza utente immediata e allo stesso tempo sufficientemente personalizzabile. Grazie a questo saremo in grado di giostrare tra le pre-impostazioni, sia per la riproduzione di musica che di film, per la comunicazione chat audio e, ovviamente, per il gaming.
Nella nostra prova abbiamo utilizzato le Immerse GH61 su diversi titoli, che spaziano su più generi. Negli sparatutto come Halo: MCC, Destiny 2 e DOOM Eternal il risultato è veramente buono, ma siamo riusciti ad apprezzare al meglio la qualità offerta su R6S, dove il corretto e chiaro posizionamento sonoro nello spazio virtuale è essenziale. La prova è continuata su titoli sicuramente meno immersivi ma ricchi di tracce ambientali, come Assassin’s Creed: Valhalla, Watch Dogs Legion e Forza Horizon 4. Anche in questo caso, nulla da ridire.