Metro Exodus Recensione Screenshot Balestra

30 aprile 2019

Metro Exodus: un'avventura indimenticabile?

Metro Exodus è il terzo videogioco ispirato ai romanzi della saga Metro, l’opera post-apocalittica dell’autore russo Dimitry Glukhovsky. Il videogioco, prodotto da Deep Silver e sviluppato dalla software house ucraino-maltese 4AGames, è stato rilasciato al pubblico il 15 Febbraio 2019 su Xbox One, PS4 e in esclusiva temporanea Epic Game Store su PC.

Esattamente come i due precedenti capitoli della saga, Metro Exodus è uno sparatutto in prima persona, story-driven e single-player che unisce i classici elementi FPS con combattimenti letali a suon di proiettili a meccaniche survival e stealth. In questo capitolo vi ritroverete a cercare di sopravvivere a radiazioni mortali, mostri e banditi nel pericoloso entroterra russo, combattendo allo stesso tempo con mancanza di munizioni, viveri e risorse.

Metro Exodus rimane una delle migliori e complete esperienze videoludiche single-player di questo 2019 ma, sebbene sia un titolo eccellente per quanto riguarda storia, narrazione e grafica, sul nostro giudizio gravano pesanti alcune falle relative al sonoro e al gameplay, i quali ci appaiono sottosviluppati, non rifiniti e, a volte, persino irritanti. Se siete appassionati della saga Metro, questo capitolo è assolutamente imperdibile. Tuttavia, se quello che state cercando è un ottimo sparatutto in prima persona single player, vi consigliamo di guardare altrove.

Storia

Vestirete i panni del protagonista indiscusso della saga: Artyom, nato e cresciuto in un mondo simile al nostro, prima della guerra e del fallout nucleare che ha trasformato Mosca in un letale deserto radioattivo, costringendo così i pochi sopravvissuti a vivere nei tunnel della metropolitana. Artyom non ha mai rinunciato al sogno e alla convinzione che ci possano essere sopravvissuti e, forse, un futuro migliore per la propria gente al di fuori di quei tunnel.

Nonostante condanniamo la scelta di 4AGames di non dare una voce a questo personaggio, dobbiamo riconoscere un certo carisma nella figura di Artyom. Carisma che traspare, non dai dialoghi in sé, ma dalle piccole azioni e movimenti che possiamo scegliere di effettuare durante questi e soprattutto di riflesso, dalla maniera in cui viene trattato dagli altri personaggi. Un’altra caratteristica di Artyom, che rimane impressa dopo aver giocato a Metro Exodus, è la sua testardaggine, la stessa che lo porta a sfidare costantemente le radiazioni e l’ambiente inospitale della superficie di Mosca, alla ricerca di un segnale radio e, quindi, di notizie di sopravvissuti.

È perseverando in questi tentativi, e avventurandosi in sempre più pericolose spedizioni sulla superficie, che egli riuscirà a scoprire la verità insieme alla moglie Anna: tutte le comunicazioni da e verso Mosca sono state deliberatamente bloccate negli anni dai soldati dell’Hansa. Con l’aiuto del macchinista Yermak, Anna e Artyom distruggono il disturbatore utilizzato dall’Hansa e riescono a scappare rubando un treno. Dopo una lunga serie di peripezie, e un altrettanto lungo inseguimento, il suocero Miller e un piccolo contingente di soldati dell’ordine di Sparta, inizialmente incaricati di catturare il treno e i suoi occupanti, si uniranno alla causa di Artyom.

 

  • Metro Exodus Screenshot 2019
  • Metro Exodus Screenshot 2019
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Così inizia la lunga avventura di Metro Exodus, a bordo dell’Aurora, il treno che porterà questo piccolo manipolo di sopravvissuti ad esplorare l’entroterra russo, alla ricerca di altri superstiti e di un ambiente incontaminato dove poter vivere in pace e ricominciare a ricostruire sulle macerie lasciate dalla distruzione nucleare.

Gameplay

Durante il corso del gioco esplorerete diverse mappe, o zone, seguendo sempre lo stesso schema. Dopo essere arrivati in una nuova zona della fredda ed inospitale Russia, l’Aurora, per un motivo o per un altro, sarà costretta a fermarsi. Questo vi concederà tempo per esplorare diversi paesaggi e incontrare diverse comunità di sopravvissuti, alcune più ospitali di altre.

La mancanza di risorse e munizioni è uno degli aspetti fondamentali del gioco che influenza il gameplay, favorendo approcci stealth o per lo meno un gameplay meno aggressivo rispetto al solito approccio distruttivo alla John Wick.

Fondamentale quindi durante tutto il gioco è il sistema di crafting (creazione e miglioramento di equipaggiamento), così come la raccolta di materiali e risorse che sarà possibile trovare in casse e contenitori sparsi per tutta la mappa. Dai cadaveri dei nemici che proveranno ad intralciare il cammino di Artyom sarà invece possibile recuperare proiettili o preziose parti d’arma. Poiché non sarà sempre consentito accedere a tutte le funzionalità del crafting, bisognerà, soprattutto giocando alle difficoltà più alte, fare attenzione alla presenza di banchi da lavoro. Accedendo a queste speciali postazioni presenti sulla mappa e a bordo dell’Aurora, sarà possibile cambiare i componenti delle diverse armi, pulirle dallo sporco per aumentarne l’efficacia e, soprattutto, fabbricare munizioni. In qualsiasi momento del gioco sarà invece possibile accedere in maniera limitata ad alcune funzionalità del crafting fermandoci al riparo ed accedendo all’attrezzatura contenuta nello zaino di Artyom. Da qui sarà possibile craftare alcuni tipi di munizioni, le più semplici. Si potranno modificare le poche armi presenti in modo da adattarle al proprio stile di gioco.

 

  • Metro Exodus Screenshot 2019
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Un’altra meccanica relativa all’equipaggiamento è la pulizia delle armi. In Metro Exodus fango e sporcizia si accumuleranno con il passare del tempo sulle armi impugnate da Artyom, riducendone così l’efficacia. Sarà dunque indispensabile pulirle periodicamente con gli appositi prodotti acquisiti durante l’esplorazione per poter sopravvivere ai numerosi scontri a fuoco.

Dopo aver personalizzato le armi e fatto rifornimento di munizioni, non resta che tuffarsi nella Russia post-fallout nucleare e sparare a letali creature modificate dalle radiazioni o ai pochi sopravvissuti umani che, nonostante tutto, si dimostreranno ostili. Certo avremmo preferito qualche scontro in più con mostri e animali, o magari incontrare versioni un po’ più aggressive di “quei cosi volanti”, ma la mancanza di varietà dei nemici sicuramente non è un problema in Metro Exodus. E’ una seccatura che si risolve da sola, durante il gioco, con il cambio di ambientazione e con il passaggio a nuove zone in cui troveremo nemici leggermente diversi, con differenti pattern di attacco e perlustrazioni e, sicuramente, diverse motivazioni per farci fuori.

 

Metro Exodus Screenshot 2019

Giocando a Metro Exodus ci siamo ritrovati ad apprezzare sempre di più un approccio stealth e calcolato rispetto alle pure e semplici sparatorie. Ciò è dovuto non solo al minor consumo di materie prime e munizioni, ma anche al gameplay deludente e poco divertente degli scontri a fuoco. Tralasciando i difetti del sistema audio e i suoni poco realistici delle armi, il gunplay non è all’altezza delle altre caratteristiche del gioco. Spesso si ha l’impressione che i colpi non vadano a segno o che sparare a un nemico sia comunque meno efficace rispetto a colpirlo con un attacco corpo a corpo, magari piombandogli addosso di nascosto o rimanendo tranquillamente nascosti nel buio.

Polemiche

Come molti di voi sapranno, il gioco non solo è stato vittima delle gravi difficoltà e dei problemi che hanno investito la 4AGames durante lo sviluppo, ma è stato anche bersaglio di forti polemiche riguardanti la scelta del produttore Deep Silver di concedere l’esclusiva PC all’Epic Game Store, con conseguente ritiro del gioco dalla piattaforma Steam, dopo che la stessa aveva avviato campagna pubblicitaria e preordini per il gioco.

Come se le minacce da parte degli utenti PC di boicottare il gioco all’uscita non fossero bastate, durante tutta la fase di sviluppo del gioco la 4AGames, vittima della crisi diplomatico/politica tra Russia e Ucraina (culminata con l’annessione russa della Crimea), ha trasferito la propria sede sull’isola di Malta, con conseguente trasferimento di buona parte del personale e annesse famiglie dalla sede ucraina.

Grafica spettacolare e pubblicità gratuita

Metro Exodus è uno dei primi giochi a supportare la tecnologia RTX (real-time ray tracing) sviluppata da nVidia e integrata nella nuova generazione di schede grafiche (RTX2080, RTX2070, RTX2060, etc…). Non a caso, il gioco è stato utilizzato da nVidia in numerose campagne pubblicitarie per dimostrare i miglioramenti ottenibili con questa nuova tecnologia nell’ambito dell’illuminazione globale. Non solo RTX, ma anche la completa integrazione di Hairworks e PhysiX rendono il gioco un perfetto must-have per i possessori delle schede grafiche nVidia.

  • Metro Exodus Screenshot 2019
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La pubblicità gratuita portata da nVidia ha sicuramente contribuito a smorzare gli effetti negativi delle polemiche riguardanti l’Epic Game Store, rendendo così difficile una stima di quanto questa scelta abbia influito negativamente o positivamente sulle vendite del gioco su PC.

Sia i paesaggi che gli ambienti interni del gioco sono curati fino ai minimi dettagli, con modelli poligonali precisi e materiali e texture che rasentano la perfezione.

 

Metro Exodus Screenshot 2019

L’illuminazione sia con RTX che senza è il punto forte di tutto il gioco. Contribuisce a trasmettere al giocatore ansia, gioia e anche anticipazione. I giochi di luci accentuano la paura, la sensazione che qualcosa stia per accadere e che qualche mostro stia per saltarci addosso, così come le luci all’interno dell’Aurora si adeguano all’umore dei personaggi e rendono i momenti a bordo del mitico treno indimenticabili.

Aurora: un vero e proprio miracolo

 

Metro Exodus Screenshot 2019

Vogliamo sottolineare il fatto che il punto di forza di questo gioco non è solo la storia ma come sono stati concepiti, programmati e modellizzati i personaggi. Tutto questo si accentua a bordo dell’Aurora dove l’ambientazione è perfetta. È in questo micromondo che il giocatore viene catturato dal gioco e fatto immedesimare nei panni di Artyom. Tutto ciò che succede all’interno del treno ha il solo scopo di far diventare le sorti di Anna, Miller e di tutti gli altri passeggeri una reale preoccupazione per il giocatore. La cosa che più ci ha impressionato sono i movimenti dei personaggi e il modo in cui Artyom interagisce con essi. Trasmettono emozioni, grazie ad animazioni fluide e ben registrate, e rendono partecipe grazie alla possibilità di interagire e di occupare in qualche modo il tempo durante i dialoghi. Sarà così che potremo fumare tranquillamente una sigaretta mentre il personaggio di turno sarà intento a raccontare la storia della propria vita, o semplicemente accarezzare Anna per ore mentre, accucciata sul ventre di Artyom, gli rivela tutte le sue preoccupazioni.

 

Metro Exodus Screenshot 2019

Audio insopportabile

Metro Exodus è un gioco fatto bene, addirittura uno dei migliori del 2019, per quanto riguarda grafica, storia e narrazione. D’altro canto, però, ci sono piccoli difetti per quanto riguarda il gameplay. Nulla di severo. Bisogna sorprendersi quindi che un gioco come questo fallisca clamorosamente nel comparto audio. Prendiamo come esempio una scena di un combattimento, una piccola battaglia con più di dieci tra alleati e nemici che, armati di tutto punto, riversano, gli uni sugli altri, un’incessante pioggia di proiettili. Basteranno pochi secondi per iniziare a sentirsi disorientati: le armi suonano come un mucchio di scatole di latta percosse da un bambino con un bastone di legno. L’imaging (ovvero la capacità di percepire la direzione esatta da cui è emesso un suono) è inesistente e, per di più, le voci dei vostri nemici o alleati suonano sempre come se venissero da dentro la nostra testa, come se tutti parlassero esattamente poco dietro i nostri occhi. Il doppiaggio è pessimo, sia in italiano che in inglese, e il mal riuscito mixaggio audio rende molti dialoghi incomprensibili. La colonna sonora è l’unica parte dell’intero comparto audio che può dirsi decente ma che comunque non riesce a discostarsi dalla sufficienza non proprio piena, a causa dei temi poco originali e generici, che non aggiungono molto alle varie fasi di gioco, fallendo miseramente nel trasmettere al giocatore l’epicità o la drammaticità degli eventi che si trova a vivere.

Dal nostro punto di vista, l’audio mal congeniato è da solo capace di neutralizzare molti dei punti forti di Metro Exodus rendendo per i più esigenti, il gioco ingiocabile per più di qualche ora. Pensavamo che una cosa del genere fosse improbabile per un titolo di questo calibro, e invece.

 

Conclusioni

( Clicca su uno dei voti per leggerne la motivazione )
4.0 Comparto Audio
9.0 Storia/Narrazione
7.0 Gameplay
9.0 Grafica

Comparto Audio

L’audio di questo gioco vi renderà tristi. Come è possibile che un titolo di questo calibro fallisca miseramente sull’audio? Non stiamo parlando di piccoli difetti, ma di un vero e proprio fallimento. Nulla di questo comparto si salva: dalle musiche anonime, passando per un doppiaggio poco comprensibile e mal eseguito, fino ad arrivare agli effetti sonori completamente sbagliati. I suoni delle armi non solo non sono convincenti, ma spesso sia il mixaggio che la direzionalità sono completamente sbilanciati, al punto da farci spesso dubitare di indossare le cuffie nel verso giusto.

Storia/Narrazione

La storia è sempre stato uno dei punti forti della serie Metro. Grazie alle solide basi fornite dai romanzi di Dimitry Glukovsky, gli sviluppatori si sono potuti concentrare sul rendere lo storytelling del titolo perfetto. La voglia di finire il gioco ed arrivare a leggere l’ultima pagina di questo piccolo capolavoro rende i suoi difetti più che sopportabili e, allo stesso modo, il dettaglio e la cura con cui sono stati realizzati i dialoghi con gli altri personaggi del gioco vi terranno attaccati allo schermo più della grafica, anch’essa sensazionale. Ci siamo meravigliati di come sono state rese e raccontate le diverse storie, le preoccupazioni di Anna, i momenti tristi e felici a bordo dell’Aurora.

gamepad

Gameplay

Metro Exodus è un gioco sparatutto in prima persona in cui le meccaniche sparatutto non sono state curate, dove sparare ai nemici non premia più che colpirli direttamente in corpo a corpo o sorprendendoli silenziosamente alle spalle. Al contrario, le meccaniche di creazione e modifica dell’equipaggiamento, quelle di looting e di esplorazione delle vaste aree di gioco, insieme a tutte le piccole azioni che possono essere eseguite durante i dialoghi o che influenzano la storia, rendono onore alla saga Metro e agli immensi sforzi della 4AGames.

Grafica

C’è un motivo se Metro Exodus è stato affiancato a Battlefield V in tutti i tech preview della nVidia e durante tutta la loro campagna pubblicitaria per la tecnologia RTX. La ragione è semplice: la grafica di Metro Exodus è sensazionale. Paesaggi, personaggi, ambientazione: tutto è curato fin nei minimi dettagli. Se gli scenari mozzafiato catapultano il giocatore nella Russia post-apocalittica, i soli ambienti interni all’Aurora riescono a farlo sentire parte di qualcosa di più grande, parte di una famiglia, di quella sghangherata gang di soldati e civili alla ricerca di un futuro migliore.

Nonostante gli enormi sforzi e le grandi aspettative, Metro Exodus è un gioco che non riesce a portare a casa il successo sperato. Siamo stupiti di come, ad alcuni aspetti molto curati e ben rifiniti (come una storia ben sviluppata e appassionante, la narrazione quasi perfetta con dialoghi che mantengono sempre viva l’attenzione e la qualità grafica eccellente che fa buon uso sia delle vecchie che delle nuove tecnologie) si contrappongano effetti sonori deludenti, un sistema sonoro mal sviluppato e un gameplay poco interessante ed entusiasmante. Nonostante alcuni pesanti difetti, vi raccomandiamo di vivere in prima persona la storia di Artyom, sia da appassionati che da neofiti della saga, in quanto le vicende riescono ad appassionare e a coinvolgere anche chi non ha mai sentito parlare di Metro 2033 o non ha mai giocato ai capitoli precedenti. Inoltre, ogni singolo momento a bordo dell’Aurora vale tutto il dolore e la frustrazione che possano provocare le parti meno curate di questo titolo.

7.3

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