Drake Hollow è stato un prodotto poco o mal pubblicizzato, che è sfuggito dai radar di molti - ad essere onesti anche al mio - quando è uscito per la prima volta su Xbox One questa estate. Curiosando nel Game Pass, però, mi ha catturato la copertina del gioco e mi ha convinto ad andare e approfondire. Ho passato diverse ore in gioco lasciandomi trasportare dalla piacevole giocabilità e ho pensato poi di portare ai nostri lettori una critica del prodotto quanto prima possibile. Prima che lo facessi, però, abbiamo ricevuto la notizia che Drake Hollow era in arrivo anche su PC, e quale migliore occasione per servirvi una recensione calda giusto in tempo per il lancio?
Piccola nota: questa recensione è stata scritta dopo una lunghissima sessione di gioco su Xbox One e svariate ore passate sulla versione Steam gentilmente concessa dallo sviluppatore in anteprima.
Incominciamo!
Lo sviluppatore è The Molasses Flood, piccolo ed indipendente che ha dato alla luce ad un altro altrettanto piccolo rappresentante del genere survival di questa generazione: The Flame in the Flood. L’approccio, però, è totalmente differente e anche il risultato finale si presenta come un netto distaccamento dalle origini, o meglio dire un grande miglioramento. Questa volta infatti abbiamo messo le mani ad un titolo che di meccaniche survival ne ha ben poche, ma di azione e di gestionale a bizzeffe. Nonostante molte di queste potranno risultare basilari, la semplicità e l’immediatezza rendono piacevole e scorrevole diverse sessioni di gioco, ma, come vedremo, alcune scelte potrebbero convincervi a ritenervi soddisfatti dell’esperienza accumulata prima ancora di completare la “storia principale”. Inoltre Drake Hollow supporta la partita cooperativa fino a 4 giocatori, il che rende ancora più piacevole il tempo da trascorrere e, probabilmente, le sessioni più ricche e longeve.
Al gioco più che una storia ed una narrazione lineare e profonda viene dato un contesto nella quale il giocatore si ritroverà: il nostro personaggio, un lui o una lei che sia, è una persona comune chiamata a fare la guardia a degli esseri all’apparenza innocui, coccolosi e fiabeschi, minacciati da creature feroci ed oscure. Del nostro alter ego sappiamo ben poco. Il breve video introduttivo ce lo presenta come ragazzo/una ragazza in una serata particolarmente difficile, fresco di rottura via messaggio, che viene avvicinato da uno strano corvo. Un po’ come accade ad Alice, il nostro protagonista prende la discutibile decisione di seguire il corvo nella foresta per poi finire in un portale, ma ad aspettare dall’altra parte c’è qualcosa di completamente differente dal “paese delle meraviglie”.
Benvenuti in “The Hollow”
La creazione del personaggio è di quanto più basilare possibile. Tutte le opzioni presenti non mi hanno permesso di creare il personaggio con molta libertà, ma le personalizzazioni sono sufficientemente varie da fornire una buona diversificazione. Non possiamo però negare il fatto che avremmo gradito fosse presente qualche voce in in elenco in più, ecco. Le opzioni di personalizzazione vanno dalla forma del volto alla capigliatura, dal sesso al colore di occhi e capelli, mentre per quanto riguarda la sezione "vestiario" sono presenti, per ovvi motivi, solamente una manciata tra pantaloni, scarpe, zaini e parti superiori. Ma niente paura: per ampliare il nostro guardaroba non dobbiamo far altro che giocare e portare a termine le nostre tasks per essere ricompensati con uno stile differente. Dato forma al nostro personaggio verremo finalmente condotti in questo mondo misterioso, “The Hollow”, e ad un piazzale che da questo momento in poi sarà il nostro unico punto di riferimento per tutta l’avventura. Sì perchè ogni volta che ci avventuriamo in una nuova fase o ogni volta che inizieremo la nuova partita, la mappa verrà generata randomicamente. Nonostante ciò, tutto resterà pressoché familiare a causa di una varietà degli assets non troppo elaborata. Cambiano la dimensione delle isole e il numero, cambiano in quantità e in qualità le risorse, ma tutto sommato l’aspetto di ciò che ci circonda non sarà mai completamente stravolto. Quello che non cambierà mai, a meno che non fossimo noi a volerlo, è il campo base - strano a dirlo ma ci seguirà quando cambieremo mondo - che dovremo organizzare e gestire affinchè i nostri Drake possano crescere e diventare più forti. Inoltre va aggiunto che ho fatto riferimento a isole perchè ogni pezzo di mappa che dovremo esplorare e ripulire sarà separato da una fitta nebbia oscura nella quale rischiamo di morire qualora non la attraversassimo utilizzando le giuste precauzioni.
Drake, dolci e amabili creature indifese
I Drake sono una parte della popolazione di questo strano mondo nel quale siamo capitati. Non sappiamo se è più giusto definirla fauna o flora, ma queste piccole bestioline non sono solamente entità da cercare e salvare, ma sono anche alquanto laboriose e necessarie affinché il nostro alter ego possa trovare un'uscita sicura per tornare a casa. L’altra parte della popolazione è costituita da oscuri demoni ferali che minacciano quello che una volta era un mondo che viveva in pace. Questi esseri infestano tutte le isole e minacciano il campo base al solo scopo di cancellare le altre forme di vita. Lo scopo del gioco è dunque quello di fondare un campo sicuro, migliorarlo, esplorare in cerca di materiali necessari e Drake intrappolati, così da poter rispondere a minacce sempre più grandi tenendo al sicuro le amabili bestioline. Il giocatore è dunque chiamato a gestire al meglio le risorse del campo e di difenderlo dai ripetuti attacchi delle creature demoniache oltre a portare avanti la propria campagna in cerca di una via di fuga e di una soluzione definitiva al problema dell’oscurità.
Il Gameplay
Per farlo bisognerà passare prima di tutto in rassegna le capacità del nostro personaggio. Questo può accumulare esperienza e scoprire nuovi progetti per la creazione di oggetti utili a fornire tutte le risorse di sostentamento del campo e dei Drake, come elettricità, cibo ed acqua. La tipologia dei craftabili è di varia natura: ci sono i pozzi di acqua, piccole zone di coltura per il cibo, un tapis roulant per generare corrente elettrica che a sua volta può alimentare centri di intrattenimento o sistemi di difesa. Ogni categoria di oggetti presenta progetti e migliorie varie che possano fornire una maggior efficienza del campo ed una produzione maggiore di risorse quando il numero di Drake salvati lo richiederà. La parte action è composta da un combat system semplice, quasi povero, che lavora su un solo tipo di attacco contundente, parata, schivata e l’uso di equipaggiamento per gli scontri a distanza. Gli stessi combattimenti non richiederanno una dinamicità maggiore dato che anche tipologia e pattern di attacco dei nemici non sono frutto di un'elaborazione meglio approfondita. La nostra arma principale, quella contundente, sarà inoltre il nostro unico attrezzo tuttofare e ci permetterà di colpire casse, alberi, auto e carrelli della spesa per ottenere risorse. Queste risorse, è necessario aggiungere, non sono mai illimitate e per procurarne delle nuove sarà necessario allontanarsi sempre di più dal campo base. La quantità di queste è però sufficiente da poter permettere al giocatore di non stare sempre a correre ai ripari e di prendersela comoda, e magari dedicarsi maggiormente all’elaborazione di una rete di trasporto oppure alla riorganizzazione del campo.
Al di fuori del campo base non potrà essere craftato alcun tipo di oggetto collocabile sul suolo se non i waypoint. Questi sono dei bastoni che utilizzano il potere dei cristalli viola per creare un collegamento l’uno dall’altro e una rete che attraversa tutte le isole. Questa rete potrà sia essere utilizzata dal giocatore sia per spostarsi velocemente da una parte all’altra e risparmiare di conseguenza le risorse necessarie allo spostamento, sia per creare un canale diretto tra il campo stesso e furgoncini di materiale utile così da tenere in costante rifornimento le nostre risorse.
Il Loop
Per tutto il gioco le meccaniche non sono per niente punitive e il level design è anche troppo generoso sia in termini di quantità nelle risorse, sia per quanto riguarda la difficoltà. Solo andando più avanti nel gioco, nella terza fase ad esempio, sembra raggiungere un gameplay più equilibrato, nemici più ostici, mappe più estese, traversate più lunghe e disponibilità di risorse meno abbondante. Il rischio però è quello che la ripetitività del gioco possa stancare presto il giocatore, non per la qualità dell’intrattenimento, ma perchè si inizia ad avere come la sensazione di aver già visto tutto e che le novità si facciano attendere anche troppo. Neanche la meccanica della morte rivoluziona la partita, ma anzi si rivela anche troppo comoda. Cadendo in battaglia il giocatore potrà scegliere se rigenerarsi al campo base sacrificando solo una piccola parte della durabilità delle armi, oppure se diventare un fantasma e dirigersi verso il corpo senza vita per rianimarlo. La campagna avrebbe dovuto forse essere più concisa, dato che è in arrivo anche una seconda modalità di gioco, Sandbox, che darà più spazio a tutte quelle meccaniche che innescano quel loop che rischia di stancare.
Drake Hollow mi ha catturato sin dalle prime battute con il gameplay immediato e poco impegnativo e con lo stile grafico che, vi dirò, non mi stanca nonostante sia attualmente il più diffuso nel mercato. Ha la capacità di intrattenere con la semplicità nonostante in ogni sua parte la produzione non si avvicina alla perfezione. La ripetitività è necessaria per un titolo del genere e per questo è ben sopportata mentre la varietà e l’effetto wow scompaiono dopo appena una decina di ore. Tutto sommato, però, il gioco mi è piaciuto e mi ritengo soddisfatto dell’esperienza e non vedo l’ora di scoprire come il progetto si evolverà nel futuro in vista anche dell’arrivo della modalità Sandbox.
Drake Hollow sarà disponibile su PC il 1 ottobre su Steam e Microsoft Store. Inoltre sarà anche aggiunto nel catalogo Xbox Game Pass PC sin dal lancio e supporterà la funzione Play Anywhere qualora vogliate continuare la vostra partita Xbox One dal vostro PC.