I videogiochi possono essere definiti dei medium?
Ormai i videogiochi sono pressoché ovunque nel nostro mondo, sia per la loro accessibilità (un esempio su tutti il gaming su smartphone), sia per l’enorme quantità di argomenti che trattano.
Il continente con il più alto guadagno e la maggiore diffusione di questo medium è sicuramente quello asiatico, dove si registrano ricavi di 49 miliardi di dollari, al secondo posto, invece, troviamo gli Stati Uniti d'America e al terzo il Giappone. L’Europa si trova attualmente al quarto posto.
Nel 2017 il mercato videoludico ha guadagnato $108.9 miliardi (Fonte)
Ecco una tabella del guadagno generale dell’industria dei videogames:
- Digital content – $100.5 billion
- Physical sales – $14.6 billion
- Interactive media – $11.2 billion
- Mobile gaming – $46.1 billion
- Smartphones – $35.3 billion
- Tablets – $10.8 billion
- Console gaming – $33.5 billion
- Digital content – $21.9 billion
- Physical sales – $11.4 billion
- PC gaming – $29.3 billion
- Digital content (free-to-play) – $20 billion
- Digital content (premium) – $6.2 billion
- eXtended Reality (XR) – $4 billion
- Gaming video content (GVC) – $3.2 billion
- eSports – $800 million
Denis McQuail, nel volume “Sociologia dei Media”, definisce i videogame come mezzi di "comunicazione aperta", grazie ai quali si possono raggiungere molte persone in un breve lasso di tempo, senza troppi sforzi materiali.
I videogame comunicano attraverso informazioni dei messaggi che diventano sempre più importanti man mano che il nostro mondo evolve, riuscendo a raggiungere la nostra società in molti modi diversi come, ad esempio, tramite notizie, news e, di conseguenza, giornalismo videoludico vero e proprio. O magari grazie ai raduni, dove migliaia di persone si incontrano per condividere quella che è la loro passione.
La vera forza dei videogiochi
Qual è il punto di forza dei videogiochi rispetto a tutti gli altri medium?
La risposta è: l’immersione.
Se nelle scorse generazioni potevamo essere solamente degli spettatori passivi, guardando magari la TV o anche dei semplici film, adesso possiamo considerarci dei veri e propri protagonisti di avventure, diventando degli spettatori attivi e cambiando il mondo di gioco in base alle nostre scelte.
Quindi il giocatore è assolutamente più coinvolto rispetto allo spettatore di un film o di una serie tv.
Prendiamo come esempio la serie i The Walking Dead. Il videogioco dedicato ci permette di prendere parte attiva al mondo di gioco, mentre nella rispettiva serie tv siamo limitati alla sola visione, la quale ne impedisce un'interazione vera e propria.
Conclusione
Nonostante la crescita continua del mondo videoludico, i media collegano i videogame con i fatti di cronaca nera (per lo più atti di violenza). Ma, dovete sapere che anche la televisione e la radio, agli inizi della loro introduzione nella nostra società, erano mal viste o criticate profondamente, o comunque definite come pericolose e con un’influenza negativa.
I videogiochi sono un ottimo modo per comunicare, socializzare e anche intrattenere.
Inoltre, ulteriore punto a loro favore, possono essere usati come metodi terapeutici per combattere stress, ansia e depressione (fonte).