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La lenta agonia di Anthem. Nuovi contenuti annunciati all'E3?

25 maggio 2019

Anthem, sin dal lancio lo scorso Febbraio, ha trovato dinanzi a sé più ostacoli che soddisfazioni, mostrando tutte le debolezze di una software house che sembra aver smarrito la via del successo e di una multinazionale che, agli occhi del pubblico, sembra costringere le proprie divisioni a linee guida che di certo non rendono la vita facile agli sviluppatori.

 

Uscita a stento da polemiche e scandali dopo la pubblicazione di Mass Effect: Andromeda, causa tossicità e condizioni inaccettabili dell’ambiente di lavoro, BioWare ha lasciato sperare in una redenzione fatta forma di nuova IP: un looter shooter in terza persona che costruisse la sua esperienza in un ecosistema condiviso non persistente e su una lore fantascientifica che portasse una boccata di aria fresca in un mercato che di idee simili ormai sembrava carente. Il risultato di questi sforzi è un sonoro buco nell’acqua. Il prodotto che è saltato fuori è drammaticamente difettoso sia da un punto di vista meramente tecnico, sia da quello strutturale. Nonostante abbiamo ritenuto giusto premiare gli sforzi, l’idea ed una buona parte del gameplay, arrivati all’effettivo endgame ci siamo accorti che il contenuto del gioco, assieme agli svariati difetti, mostra la sua vera natura ingiocabile ed insostenibile.

La corsa contro il tempo per sistemare tutto il recuperabile ha compromesso definitivamente ogni promessa del publisher in merito ai contenuti post lancio. Sono diverse settimane ormai che il gioco sembra essere abbandonato a se stesso, mentre l’utenza continua inesorabilmente a scemare raggiungendo un numero di utenti attivi ridicolmente basso. La volontà degli sviluppatori è stata quella di continuare ad aggiornare il suo pubblico sullo stato del gioco, mostrando che il supporto era attivo e continuo, ed infatti così è stato fino a due mesi fa. Gli ultimi aggiornamenti ufficiali trasmessi via live (modus operandi scelto per mostrare i progressi sullo sviluppo di una nuova build del gioco) risalgono appunto al 20 Marzo 2019. Sul sito ufficiale del gioco, ovviamente quello inglese (quello italiano non viene aggiornato con la stessa regolarità), vengono pubblicate le più recenti notizie sul gioco. Nell’ultimo mese ci sono stati solamente bug fixes, nessun aggiornamento sostanziale dei contenuti di gioco. Insomma le attività di aggiornamento ed informazione da parte del team dietro al gioco sono veramente esigue.

 

La community invece? Come stanno reagendo i giocatori a questa non evoluzione del gioco? Iniziamo analizzando prima i numeri che i vari siti di informazione continuano a sbatterci in faccia almeno una volta a settimana. Iniziamo proprio da Twitch, che non è certo l’indice più attendibile della salute del gioco ma che sicuramente la dice lunga sull’interesse generale dei videogiocatori. Gli spettatori attivi vanno in media dai 50 ai 120 con sempre meno di 10 streamers connessi contemporaneamente. Su Reddit la situazione pare differente, ma non per forza migliore. L’attività degli utenti è costante e registra centinaia di nuovi post ogni ora. Quello che fa storcere il naso, però, è il contenuto di questi post: tra sarcasmo, meme e lamentele si capisce facilmente quale sia l’umore generale. I vari report pubblicati periodicamente, poi, non fanno altro che continuare a girare il dito nella piaga, aggiornandoci sul continuo precipitare dei numeri relativi ai videogiocatori. Solo oggi, ad esempio, veniamo a sapere che su Xbox One gli utenti attivi sono meno di 2500 in media al giorno. Numeri che, per un looter shooter a supporto continuo, non si avvicinano neanche lontanamente agli obiettivi di mercato.

 

Nelle scorse settimana si è parlato molto della possibilità di vedere presto il titolo nel vault di Origin Access o EA Access su tutte le piattaforme, ma anche della possibilità di un repentino cambio di rotta nel mercato, che vedrebbe Anthem trasformarsi in un videogioco free-to-play che potrebbe supportare il cross-platform play. Se al momento queste ultime due ipotesi ci sembrano alquanto improbabili, quella dell’aggiunta prematura nel catalogo dell’Access ci sembra la più lecita da parte di una compagnia che aveva dichiarato prima del lancio di voler rendere Anthem un videogioco supportato costantemente per 10 anni ma che vede la sua creatura più promettente morire, giorno dopo giorno, dopo appena tre mesi.

 

Come ogni anno EA sarà presente a Los Angeles per partecipare alla fiera dell’E3 e terrà una conferenza dedicata ai prodotti in arrivo nel prossimo anno. Quello che possiamo sperare, ora come ora, è un annuncio che dimostri che il gioco non sia effettivamente stato abbandonato e che nuovi contenuti possano presto arrivare e far tornare una piccola parte della community sul gioco. Quello che ci sembra essere più plausibile al momento è l’annuncio dell’aggiornamento “Il Cataclisma”, previsto per il primo mese dopo il lancio del gioco ma rimandato a data da destinarsi.  Dopo mesi e mesi di bug fixes vari, BioWare potrebbe finalmente essere pronta per dare ai videogiocatori l’esperienza di gioco promessa da ormai un anno.

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