Grande era l’hype per il titolo di Bioware e molte sono state le critiche seguite alla sua uscita, a partire dal fatto che, su Origin Access, è stato rilasciato con una settimana di anticipo rispetto al Day One. Vorrei partire con il presupposto che questo articolo ha l’intenzione di raffreddare gli animi e le critiche accese che Anthem sta ricevendo. E, proprio relativamente al discorso uscita anticipata, vorrei menzionare il fatto che lo stesso accadde, per esempio, per Battlefield V, anche se stiamo parlando di un genere di gioco differente. Ora, io penso che debba essere la stessa EA a decidere come e quando premiare i suoi abbonati, anche perché il denaro da loro investito, diciamolo, non è proprio una cifra irrisoria (99,99 euro l’anno).
Altra critica mossa a questa scelta di anticipare i tempi sarebbe il fatto che i sottoscritti all’abbonamento Origin godrebbero del privilegio di iniziare a “fare pratica”, ad “allenarsi”, prima di chi non lo possiede e, quindi, ciò porterebbe ad una sorta di “disparità di potenza” tra i vari giocatori. Il titolo, però, almeno momentaneamente, è esclusivamente PVE, quindi non presenta scontri PVP, e allora da cosa dovrebbe nascere questa disparità?
Tralasciando questi dettagli, non voglio infatti entrare nel merito dell’aspetto tecnico del titolo poiché lo faremo prossimamente nella nostra recensione, vorrei piuttosto soffermarmi sulle critiche e i commenti letti in questi giorni un pò ovunque. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su questa generale disapprovazione. Cominciamo.
Anthem è sicuramente un gioco che fa discutere coloro che non apprezzano il sistema di farm. Mettendo da parte, per un attimo, il fatto che questa sia una caratteristica del titolo, diciamo che, in generale, questo sistema è suscettibile di critiche relativamente alla ripetitività e alla dispendiosità di tempo a cui potrebbe portare. Mettiamolo in questi termini, non a tutti piace girovagare in una mappa di gioco compiendo sempre le medesime azioni. Innalzare il livello del personaggio, tenendo in considerazione gli attributi di armi e componenti equipaggiati sugli Strali per ottenere maggiori abilità, potrebbe infatti risultare frustrante per alcuni. D’altro canto, non è sbagliato dire che si è ormai consolidata una grande fetta di videogiocatori a cui piace questa tipologia di gameplay. Il primo dunque risulta essere un giudizio puramente soggettivo: c’è chi odia farmare e chi invece ama passare ore e ore in tali attività. De gustibus. Pertanto, a mio avviso, non si tratta di una critica oggettiva nei confronti del gioco, ma di denigrarlo solamente in base alle proprie preferenze, ergo è un’accusa che non sussiste.
Che poi, vorrei aggiungere, Anthem non può essere etichettato soltanto come uno spara e farma. Perchè? Iniziamo col dire che il suo gunplay, già soddisfacente di per sé, offre una gratificazione ancora maggiore giocando in compagnia, grazie ad un sistema di combo che è innegabilmente appagante. Impostando, poi, la difficoltà su “difficile”, la sfida si fa ancora più accattivante, rendendo il gioco tattico soprattutto nell’affrontare le roccaforti, momento in cui cooperazione, avanzamento, coordinato e giusto mix di Strali possono risultare determinanti.
Passiamo alle ambientazioni e la qualità grafica, sminuite da molti.
Sì, probabilmente c'è stato un downgrade rispetto a ciò che è stato mostrato precedentemente l'uscita del titolo, ma quello che penso è: avete provato il gioco? Credo che, obiettivamente, dal punto di vista grafico sia incontestabile. Provandolo su PC, con dettagli alti, posso assicurarvi che è davvero uno spettacolo per gli occhi, con riflessi di luce, vegetazione, dettagli delle texture davvero ben realizzati che creano una immersività difficile da spiegare. Quando leggo simili commenti penso sempre a come gli haters spesso critichino i videogiochi senza poi averli effettivamente testati, ma magari si basano solo su spezzoni di video qua e là. Questo tipo di atteggiamento, di fatto, danneggia un titolo penalizzando ingiustamente lo sforzo fatto dai suoi sviluppatori. E’ quanto avvenne anche con The Order 1886, un gioco tecnicamente incredibile massacrato dalla critica immotivatamente. Forse soltanto perché di breve durata. Secondo voi questo è un motivo valido per stroncare un titolo? Sta di fatto che The Order è stato ampiamente snobbato dall’utenza senza, in fin dei conti, una motivazione effettiva.
Anthem ha sicuramente i suoi difetti, come una storia che non è certo memorabile, ma non capisco effettivamente da cosa nascano tutti questi giudizi negativi. Io credo che, fondamentalmente, ciò che ha penalizzato Anthem siano i problemi tecnici legati ad una connessione ai server “ballerina” e a cali di frame più evidenti almeno nelle ultime patch rilasciate. Sì, indubbiamente l’instabilità dei server genera disagi, ma è tranquillamente risolvibile. Personalmente mi è capitata una sola volta di essere “buttato fuori” mentre giocavo. In giro, nelle varie community, ho potuto constatare che in molti sono stati a lamentarsi. Ma, vorrei farvi notare che, riavviando subito il gioco si ha la possibilità di tornare nella sessione precedente senza, di fatto, perdere i progressi e i loot ottenuti. In aggiunta, i cali di frame sul nostro hardware non si stanno verificando. Sto giocando spesso con alcuni amici (siamo in quattro per l’esattezza), creando situazioni ricche di effetti speciali ed esplosioni, combinando le abilità dei nostri Strali, e posso affermare con certezza che il gioco resta sempre fluido sintomo quindi di una buona programmazione.
Instaurando poi un paragone tra Anthem e Destiny, preferisco di gran lunga il primo, reputandolo molto più piacevole. Ci tengo anche a darvi un consiglio: se avete amato Destiny e se Iron Man è tra i vostri supereroi preferiti, vivete l’esperienza offerta dal titolo Bioware. Non ve ne pentirete, promesso.
In conclusione, ribadisco che, in base all’esperienza acquisita durante le 40 ore di gioco, non riesco proprio ad immedesimarmi nelle critiche generali addotte a questo titolo, soprattutto dopo l'annuncio delle novità che arriveranno nei prossimi tre mesi.
Ma, comunque, la valutazione finale del gioco, noi di game-tales.it la daremo a breve, solo dopo aver spulciato per bene il suo end game e la sua storia, perché ci teniamo a dare un giudizio completo e il più oggettivo possibile, basato su fatti certi. Siamo infatti convinti che non si dovrebbero dare giudizi troppo affrettati, drastici e infondati, se non fosse anche solo per il rispetto nei confronti di coloro che lavorano duramente per creare un prodotto, che si impegnano a dar vita a delle idee che possano creare un mondo, dei personaggi, in cui i videogiocatori si identifichino e vivano una nuova esperienza.
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