Il tema più caldo degli ultimi mesi è la folle crociata intrapresa da Epic Games nei confronti del colosso Steam, quasi come se Tim Sweeney avesse deciso di punire il marchio del buon vecchio Gabe per i pochi incentivi concessi agli sviluppatori meritevoli e per lo standard basso dei giochi indie pubblicati sulla piattaforma. In realtà lo scontro è nato più che altro per dominare la scena videoludica su PC, ma forse per molti questa sembrava una motivazione troppo banale per essere vera.
Epic Games Store sembra essere spuntato dal nulla, all’improvviso. Cosa vera ma anche imprecisa. Il negozio come lo conosciamo oggi non è neanche lontanamente simile a ciò che Epic offriva prima. Solo alcuni prodotti in esclusiva potevano essere acquistati e scaricati dal client, compreso ovviamente Unreal Engine, il celebre motore grafico sviluppato proprio da Epic stessa. Le esclusive che potevamo trovare in questo piccolissimo store si potevano praticamente contare sulle dita d'una mano, annoverando anche grandi insuccessi piuttosto che celebrità della scena videoludica.
Tornando un po' indietro nel tempo e ripercorrendo la storia videoludica del marchio, tra i successi possiamo sicuramente nominare ben quattro capitoli della saga di Gears of War (trilogia originale e lo spin off Judgment). Dopo la saga di Gears diciamo che, di Epic Games, si è incominciato a parlare sempre di meno, mentre si faceva garante di titoli deludenti o che morivano pochi mesi dopo il lancio. Poi arrivò Fortnite. Accolto timidamente da pubblico e critica, Fortnite esplode (quasi letteralmente) grazie alla sua modalità Battle Royale. Dopo battaglie legali per plagio con PUBG e dopo mesi di aggiornamenti e miglioramenti vari, nasce il fenomeno mondiale che abbiamo imparato a conoscere oggi. I soldi incassati sono così tanti che ai vertici dell’azienda arriva l’idea del secolo: “Facciamo concorrenza spietata a Steam”.
I miliardi incassati grazie a Fortnite Battle Royale hanno fatto sì che lo store iniziasse a godere di alcune esclusive, sia temporali che non, che hanno iniziato a smuovere il settore. In questo articolo non vogliamo andare a parlare dei botta e risposta, delle preferenze dei giocatori o dei vantaggi degli sviluppatori su una piattaforma o sull’altra, ma semplicemente stilare una lista di tutte le esclusive confermate fino ad oggi.
Già uscite:
- Ashen ( disponibile su Steam dal 2020 )
- Metro: Exodus ( disponibile su Steam dal Febbraio 2020 )
- Tom Clancy’s The Division 2 ( disponibile anche su Uplay )
- Fortnite
- Hades
- Satisfactory
- Unreal Tournament
- Rebel Galaxy Outlaw
- Rollercoaster Tycoon Adventures
- The Walking Dead: The Final Season
- Hello Neighbor: Hide and Seek ( disponibile su Steam dal 2020 )
- World War Z
- Operencia: The Stolen Sun ( disponibile su Steam dal 2020 )
- Dauntless
Annunciate:
- Control - Agosto 2019
- The Outer Worlds - Obisidian 2020
- Borderlands 3 - Gearbox 2020 (esclusiva temporale)
- Heavy Rain - Quantic Dream 2019
- Beyond Two Souls - Quantic Dream 2019
- Detroit: Become Human - Quantic Dream 2019
- Super Meat Boy Forever
- The Sinking City - 2019
- Maneater
- Industries of Titan
- Kine
- Spellbreak
- Solar Ash Kingdom
- Dangerous Driving
- Afterparty
- Journey to the Savage Planet
- Phoenix Point
- The Cycle
- Close to the Sun
Nella lista è difficile non notare titoli del calibro di Borderlands 3, Metro: Exodus, Control oppure il tanto promettente The Outer World. Tutti titoli con dietro celebri studi AAA che hanno dedicato anni a progetti e serie che non avremmo mai immaginato di vedere al di fuori dello store di Steam. Solo recentemente, poi, tre celebri titoli che hanno contribuito a fare la storia di PS3 e PS4, sviluppati da Quantic Dream, diventeranno esclusive PC per conto di Epic.
Al momento la compagnia sta investendo soldoni nelle software house per avvicinarsi alla propria campagna di espansione e, automaticamente, per allontanarsi dal competitor che fino ad oggi sembra voler essere silente, mal celando la sua sofferenza. Che sia dunque finita l’era della moda della console war ora che l’argomento principale è la “platform war”? Che Epic abbia dato inizio a nuovi conflitti e che stia mettendo le basi per costruire la propria resistenza ora che il cloud gaming si avvicina a diventare realtà?
Intanto Epic continua a fare shopping e a convincere gli sviluppatori che sotto la sua bandiera la vita non è poi così male. (Epic Games compra Psyonix)
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